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Una birra piccola al giorno può aiutare a preservare il colesterolo “buono” (Hdl) nel tempo.

Questo il messaggio che arriva dai risultati di uno studio americano, della Pennsylvania State University, condotto in Cina e presentato da Shue Huang alle American Heart Association’s Scientific Sessions 2016. Secondo i risultati dello studio, infatti, un consumo moderato di alcol, in particolare birra, può rallentare il declino del colesterolo ‘buono'(Hdl) con benefici per la salute, come la possibile prevenzione di problemi cardiovascolari anche gravi.

Gli studiosi hanno preso in esame 80mila adulti cinesi, considerando il consumo di alcol riferito e i livelli di colesterolo “buono” per più di sei anni. I livelli risultavano diminuiti in tutti i partecipanti allo studio, ma in coloro che facevano un consumo moderato di alcol (uomini che bevevano una o due unità di alcol al giorno e donne che ne consumavano mezza al giorno) la diminuzione era più lenta.

I ricercatori hanno quindi esaminato se i benefici dipendessero dal tipo di alcol consumato. Hanno trovato livelli di colesterolo “buono” Hdl diminuivano più lentamente con un consumo moderato di birra e in parte anche con i liquori.

ANSA


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Le uova, spesso messe sul banco degli imputati per il contenuto di colesterolo che può danneggiare anche le arterie del cuore, possono invece essere un’arma in più contro l’ictus. Il loro consumo, fino a una al giorno, riduce il rischio del 12%.

A sostenerlo uno studio dell’EpidStat Institute di Ann Arbor, nel Michigan, pubblicato sulla rivista Journal of the American College of Nutrition. Secondo i risultati della ricerca il consumo di uova, fino a una al giorno, non è associato a problemi coronarici, mentre è legato a una riduzione del 12 per cento del rischio di ictus. Questi risultati provengono da una revisione sistematica e una meta-analisi di studi tra il 1982 e il 2015, in cui sono state valutate le relazioni tra l’assunzione di uova e malattie delle coronarie in 276mila persone e il loro consumo e l’ictus in 308mila.

Alexander Dominik, autore principale dello studio, spiega che devono essere approfonditi gli aspetti che portano a comprendere meglio la connessione tra il consumo di uova e il rischio di ictus. Tuttavia, Dominik evidenzia che «le uova hanno molti attributi nutrizionali positivi, tra cui antiossidanti, che hanno dimostrato di ridurre lo stress ossidativo e l’infiammazione. Sono anche un’ottima fonte di proteine, che è stata correlata con un abbassamento della pressione sanguigna».

Un uovo grande – evidenziano ad esempio gli studiosi – ha 6 grammi di proteine di alta qualità e antiossidanti come la luteina e la zeaxantina, presenti all’interno del tuorlo, così come le vitamine E, D, e A.

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