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Attività fisica: 9 ragazzi su 10 la fanno per 27 minuti al giorno. Ma non basta.

La maggior parte degli adolescenti non fa abbastanza attività fisica e questa cattiva abitudine resiste anche nell’età adulta. A suggerirlo è uno studio statunitense pubblicato sulla rivista Pediatrics. Quasi 9 adolescenti su 10 non riescono a fare un minimo di 90 minuti di movimento moderato o vigoroso al giorno, che è quello consigliato dai Centri statunitensi per il controllo delle malattie e la prevenzione (CDC).

La maggior parte degli adolescenti non fa abbastanza attività fisica e questa cattiva abitudine resiste anche nell’età adulta. A suggerirlo è uno studio statunitense pubblicato sulla rivista Pediatrics. Quasi 9 adolescenti su 10 non riescono a fare un minimo di 90 minuti di movimento moderato o vigoroso al giorno, che è quello consigliato dai Centri statunitensi per il controllo delle malattie e la prevenzione (CDC).

“L’inattività fisica è uno dei maggiori fattori predittivi di obesità infantile e adolescenziale a causa delle quali aumenta in età adulta l’incidenza di obesità e di sindrome metabolica – ha detto Kaigang Li, ricercatore alla Colorado State University di Fort Collins – tanto che l’obesità infantile è più che raddoppiata nei bambini e quadruplicata negli adolescenti nell’ultimo trentennio, stando alle stime dei CDC”. Più di un terzo dei bambini e dei ragazzi attualmente sono in sovrappeso o obesi, mettendo la loro salute a rischio di malattie cardiovascolari, diabete, problemi ossei e articolari, apnee notturne e problemi psicologici come la scarsa autostima.

Lo studio
Per valutare i livelli di attività fisica in adolescenza, Li e colleghi hanno valutato le abitudini di esercizio fisico su un campione di 561 studenti in 44 scuole che rappresentavano le comunità urbane, suburbane e rurali. All’inizio dello studio quando i ragazzi avevano in media 16 anni, i ricercatori hanno fatto indossare per una settimana i rilevatori di attività per capire quanta attività fisica facessero. La media di esercizio fisico è risultata in media di 27 minuti al giorno, mentre era di 28 minuti fra i ragazzi dell’ultimo anno di scuola. Il week end è la parte della settimana più penalizzata, con solo 21 minuti di attività. I ragazzi che hanno proseguito gli studi facevano più esercizio fisico rispetto a quelli che non hanno continuato, e così gli studenti che risiedevano nei campus universitari rispetto a quelli che vivevano a casa. I risultati evidenziano la necessità per i genitori e i dirigenti scolastici di offrire maggiori opportunità per fare esercizio fisico nella vita quotidiana dei bambini e dei ragazzi.

“L’attività fisica è importante nel passaggio verso l’età adulta – ha commentato Ravi Shah, ricercatore presso la Harvard Medical School e il Massachusetts General Hospital di Boston – La prevenzione delle malattie cardiovascolari passa attraverso l’impegno all’interno delle attività scolastiche di programmi di attività fisica e perdita del peso attraverso un attento monitoraggio di quei bambini che ne hanno maggiore bisogno”.

Fonte: Pediatrics 2016


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Venerdì 23 settembre – dalle ore 9,00 alle ore 13,00

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Nell’occasione, sarà riservato un particolare sconto sull’acquisto dei prodotti Vichy.

Prenota il tuo mini-trattamento gratuito, rivolgendoti alla responsabile del Reparto DermoCosmetico, la dott.ssa Valentina.


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Il mercato dei farmaci contraffatti non prospera soltanto sui divieti e sulle limitazioni prescrittive adottate dagli Stati nazionali, ma anche sulle irreperibilità e sulle carenze che a ondate colpiscono alcuni medicinali salvavita. Per colpa delle quali i pazienti devono ripiegare sul web in cerca di alternative.

E’ il messaggio che arriva dal convegno organizzato lunedì a Rimini da Sitox (Società italiana di tossicologia) e Sif (Società italiana di farmacologia) per parlare di contrabbando e falsificazioni farmaceutiche. Un fenomeno di dimensioni ormai globali, dato che la presenza di farmaci contraffatti è realtà segnalata in quasi tutti gli Stati dell’Unione europea. «Si ricorre al mercato illegale» ha ricordato Patrizia Hrelia, presidente della Sitox «anche quando il medico prescrittore rifiuta di prescrivere tranquillanti».

Il web, poi, rimane il canale privilegiato per acquisti e ordinativi, nonostante i rischi che si corrono. «In Europa si comprano via internet soprattutto dimagranti, steroidi e anabolizzanti» ha spiegato Marta Gramazio, dell’Unità prevenzione e contraffazione dell’Aifa «e soprattutto farmaci contro la disfunzione erettile. Il pericolo però è quello di vedersi arrivare farmaci che in realtà non fanno nulla perché privi del principio attivo, o nel peggiore dei casi dannosi perché alterati. Meglio allora rivolgersi soltanto alle farmacie, perché controlli e verifiche le rendono il canale più sicuro e affidabile».

Un allarme sui rischi del web è arrivato anche da Gioacchino Nicolosi, vicepresidente nazionale di Federfarma: «Solo lo 0,6% degli acquisti online di farmaci è legale» ha ricordato «e il 32% dei farmaci venduti via internet non ha nessun principio attivo». Le organizzazioni che lucrano sui farmaci contraffatti, ha poi ricordato Massimo Scaccabarozzi, presidente di Farmindustria, «appartengono spesso al mondo della criminalità internazionale e tolgono fatturato alle industrie delle filiera legale del farmaco, la cui produzione è invece sicura e affidabile».

Le buone notizie non mancano. Per esempio in tema di carenze, fenomeno che contribuisce indirettamente ad alimentare il mercato illegale via web perché spinge le famiglie rimaste senza farmaco salvavita a cercare alternative in Rete. «Grazie agli interventi di filiera del farmaco e istituzioni, così come agli accresciuti controlli delle regioni» ha detto Nicolosi nel suo intervento «le segnalazioni di farmaci mancanti o irreperibili sembrano in contrazione». Serviranno altre osservazioni per averne la certezza, ma l’impressione è che la sinergia avviata da più di un anno tra amministrazioni e sigle della filiera stia cominciando a dare frutti. «Conferma» ha concluso Nicolosi «la recente firma del protocollo d’intesa con cui Aifa, regioni, farmacie, grossisti e produttori si impegnano a rispettare e far rispettare le norme sulla distribuzione farmaceutica».


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Confermata dal laboratorio di immunologia della AOU di Firenze la diagnosi in un bambino di tre anni residente a Fucecchio. Il bambino aveva accusato ieri febbre alta con convulsioni ed era stato ricoverato all’ospedale San Giuseppe di Empoli, per poi essere trasferito al Meyer a seguito dell’aggravarsi della sua situazione. 

15 SET – E’ stata confermata dal laboratorio di immunologia della AOU Meyer di Firenze la diagnosi di sepsi da meningococco di tipo “C” in un bambino di tre anni residente a Fucecchio che è attualmente ricoverato presso lo stesso ospedale Meyer. Il bambino aveva accusato ieri febbre alta con convulsioni ed era stato ricoverato all’ospedale San Giuseppe di Empoli. Con l’aggravarsi della situazione i sanitari hanno disposto l’immediato trasferimento all’ospedale pediatrico Meyer.

Il bambino è ora ricoverato in via precauzionale in terapia intensiva, ma la situazione clinica è stabile e per il momento tranquillizzante, anche perché era stato vaccinato contro il meningococco C nel 2014.

Come è noto, in una minima percentuale di casi i vaccini possono non garantire la totale immunità dalle malattie. In genere, però, la vaccinazione fa sì che si abbiano forme più attenuate, o comunque con prognosi migliore di quella che si avrebbe se non vaccinati.

L’Unità funzionale di Igiene Pubblica del Dipartimento di Prevenzione dell’ASL Toscana Centro – zona di Empoli – ha immediatamente attivato le procedure per la profilassi, e sta sottoponendo a copertura antibiotica le persone, peraltro già individuate, che negli ultimi otto giorni hanno avuto contatti stretti e ravvicinati con il bambino. Il numero di questi è per fortuna esiguo e non supera le trenta persone complessivamente.

Si ricorda che a scopo cautelativo e solo per maggiore sicurezza la profilassi dei contatti dovrà essere eseguita anche se è già stata effettuata la vaccinazione contro il meningococco C.

Dove rivolgersi per informazioni ed eventuale profilassi:
All’UFC Igiene e Sanità Pubblica, via dei Cappuccini 79 – Empoli:
– telefono 0571704822 o cell. 3358469876 dalle ore 08.00 alle ore 17.00 dei giorni feriali
– telefono 3355216717 nei giorni prefestivi e festivi
– e-mail malinfempoli@usl11.toscana.it
Ai propri medici di famiglia nei giorni e negli orari previsti
Ai punti di Guardia Medica.


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Molti genitori commettono errori di dosaggio quando danno le medicine ai loro bimbi, generalmente eccedendo la dose consigliata. I medicinali più utilizzati dai piccoli sono molto spesso in forma liquida, quindi la possibilità di sbagliare è in agguato, ma utilizzando  una siringa, magari  di quelle per uso orale, invece di una tazza o un cucchiaio il rischio si riduce.

E’ quanto emerge da uno studio guidato dalla NYU Medical School, pubblicato su Pediatrics. Gli studiosi hanno esaminato circa 2110 genitori o altre figure che si prendevano cura di bimbi di un’età media di otto anni. La maggioranza erano mamme e il 77% aveva scarse conoscenze su  temi relativi alla salute. A tutti i partecipanti allo studio sono state date le etichette e gli strumenti di dosaggio dei medicinali. Ogni genitore ha misurato  nove dosi di farmaci utilizzando vari strumenti  e con differenti aumenti di misura di liquidi.

I ricercatori hanno scoperto che l’84,4% ha fatto uno o più errori e, indipendentemente dalla cultura o dal linguaggio parlato (alcuni erano di origine ispanica) questi errori sono stati osservati più con le coppe rispetto  che con le siringhe, soprattutto quando si trattava di piccole dosi.

Il problema più comune è risultato essere il sovradosaggio: il 68 % dei partecipanti allo studio ha versato troppo medicinale, piuttosto che troppo poco.

ANSA


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Cibi in eccedenza o farmaci mal etichettate possono essere donati con maggiore facilità, da oggi, a chi ne ha bisogno. E la family bag sarà ‘sdoganata’ a tutti gli effetti, visto che i ristoranti dovranno rendere possibile per il cliente che lo chiede, portare a casa quello che non ha mangiato.

Entra infatti in vigore la legge approvata dal Parlamento il 19 agosto scorso ‘Disposizioni concernenti la donazione e la distribuzione di prodotti alimentari e farmaceutici a fini di solidarietà sociale e per la limitazione degli sprechi’ e pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 30
agosto.

La legge è pensata per aumentare la consapevolezza dei consumatori su quanto viene buttato al macero, il corrispettivo annuo, secondo Coldiretti di 12,5 miliardi di euro. Per questo, semplifica le procedure burocratiche per le donazioni da parte di enti pubblici e esercizi privati.

Quanto ai farmaci permette che possano essere donati quelli ‘mal etichettati’, qualora l’errore di etichettatura non riguardi scadenza e possibili effetti avversi.

Prevede infine agevolazioni fiscali per chi dona, campagne informative antispreco nelle scuole e istituisce il Fondo nazionale per la ricerca scientifica finalizzata alla limitazione degli sprechi.

ANSA


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C’è poco da fare le vacanze sono quasi finite e lo sanno bene i nostri ragazzi: tra poco cominceranno a girare per casa libri, quaderni, astucci e l’umore comincerà a cambiare variando dal depresso all’isterico.

Anche il più appassionato e innamorato della scuola dovrà affrontare momenti di stress.

Noi siamo abituati a pensare allo stress come qualcosa di negativo e dannoso, ma possiamo considerare lo stress anche come la tensione che il nostro organismo ha per svolgere delle azioni più impegnative.

Un elastico quando viene tirato è sottoposto ad uno stress ma l’elastico è fatto apposta per essere tirato o non sarebbe un elastico: anche i nostri ragazzi sono fatti per correre, saltare, allenarsi ma questo non vuol dire che a volte non si stanchino.

Cominciamo a farli alzare prima la mattina e a mandarli a letto più presto: si abitueranno più gradatamente ai nuovi orari che dovranno affrontare con la scuola.

L’alimentazione, piano piano, dovrebbe ritornare ad essere più regolare con cibi che aiutano a mantenere un livello energetico più costante: bevande zuccherate o gelati non possono sostituire pasti o essere assunti in modo disordinato perché scombinano l’appetito e di conseguenza il metabolismo. Spesso in questo periodo si ha bisogno di disintossicarsi, di ridare nuova energia al nostro organismo, di ristabilire equilibri che si sono alterati per una vita meno regolare.

Nonostante tutto, lo “stress” da affrontare può essere troppo: la natura ci viene sempre in aiuto e ci mette a disposizione piante speciali che si chiamano “adattogene”, cioè piante che aiutano il nostro organismo ad adattarsi alle nuove condizioni che si devono affrontare.

L’integrazione alimentare di ginseng e maca ha un effetto tonico, mentre per la stanchezza mentale possiamo assumere la rodiola e l’eleuterococco; le bacche di goji hanno, invece, un effetto antiossidante. Come vedete, la scelta non manca…

Chiedete maggiori informazioni nella nostra farmacia e impariamo insieme a capire di cosa ha bisogno il nostro corpo, quali sono le esigenze che devono essere assecondate per riprendere tutte quelle attività così impegnative ma belle e importanti!!


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Nel pomeriggio, dalle ore 16,00 alle ore 20,00, sarà presente un’esperta estetista che, oltre a truccare gratuitamente, potrà suggerire tecniche e segreti per un make-up strepitoso.

Nell’occasione, sarà riservato un particolare sconto sull’acquisto dei prodotti per il trucco delle Linee La Roche Posay, Vichy, EuPhidra (non cumulabile con altre promozioni in corso).

Prenota la tua seduta trucco gratuita, rivolgendoti alla responsabile del Reparto DermoCosmetico, la dott.ssa Valentina.


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