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Troppo zucchero fa male anche a chi è sano. Consumandone molto si ha un rischio aumentato di sviluppare problemi cardiovascolari.

È quanto emerge da uno studio dell’Università del Surrey, nel Regno Unito, pubblicato su Clinical Science. Gli studiosi hanno preso in esame due gruppi di uomini con molti o pochi grassi a livello del fegato, rispettivamente 11 e 14 persone. Per 12 settimane i partecipanti allo studio hanno seguito un’alimentazione a bassi o alti livelli di zucchero. Il primo regime alimentare conteneva non più di 140 calorie giornaliere in valore di zucchero – una quantità vicina all’assunzione raccomandata – mentre l’altro conteneva ben 650 calorie sempre in valore di zucchero.

Al termine dell’esperimento, gli uomini che avevano consumato molti zuccheri e con un elevato livello di grasso epatico – una condizione nota come steatosi epatica non alcolica o fegato grasso (NAFLD) – hanno mostrato cambiamenti nel metabolismo dei grassi associati ad un aumento del rischio cardiovascolare, di infarto e ictus.

Ma i risultati hanno anche rivelato che quando il gruppo di uomini sani con un basso livello di grasso al fegato ha consumato una grande quantità di zucchero, il grasso epatico è aumentato e il loro metabolismo è diventato simile a quello degli uomini con steatosi epatica.

ANSA


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L’Alzheimer potrebbe essere favorito da troppo zucchero nel sangue: infatti uno studio pubblicato sulla rivista Scientific Reports mostra che l’eccesso di zucchero (iperglicemia) disattiva nel cervello un enzima protettivo importante per difendere le cellule nervose da danni e proteine tossiche.

Secondo quanto riferito dall’autore dello studio Jean van den Elsen dell’Università di Bath (GB), la disattivazione di questo enzima – chiamato MF – potrebbe rappresentare un momento critico nelle primissime fasi di sviluppo dell’Alzheimer, una specie di molla che dà il via alla malattia.

Non è la prima volta che si lega la demenza senile a problemi come il diabete o l’obesità; talora alcuni scienziati hanno addirittura soprannominato l’Alzheimer “diabete del cervello”, proprio a voler evidenziare una connessione. Nello studio britannico gli esperti hanno visto che, in effetti, a lungo andare l’eccesso di zucchero nel sangue porta a reazioni tossiche nel cervello (“glicazione”) che disattivano l’enzima protettivo, MF, impedendogli di svolgere il proprio lavoro.

ANSA


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