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Mantenere costante l’orario della giornata in cui ci si allena, indipendentemente dal fatto che si tratti di mattina, pomeriggio o sera. È questo uno dei segreti per mantenere la perdita di peso secondo uno studio della Brown Alpert Medical School.

Lo studio è stato condotto su 375 adulti, che hanno mantenuto con successo la perdita di peso e che si impegnavano in attività fisica a livello moderato-intenso: la maggior parte ha riferito costanza nel momento della giornata dedicato all’esercizio fisico, con la mattina presto che risultava il momento più comunemente destinato a questo impegno.

Lo studio ha anche evidenziato che essere coerenti e costanti nei tempi dell’attività fisica era associato anche a livelli di allenamento più elevati. “I nostri risultati – spiega Dale Bond, autore senior dello studio – giustificano la ricerca sperimentale futura per determinare se promuovere la costanza nel momento della giornata in cui l’attività fisica pianificata e strutturata viene eseguita possa aiutare le persone a raggiungere e sostenere livelli più alti di allenamento. Sarà anche importante stabilire se c’è un momento della giornata specifico che è più vantaggioso per le persone che hanno iniziali bassi livelli di attività fisica perché sviluppino un’abitudine ad allenarsi”.


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Andare a scuola a piedi o in bici, piuttosto che in macchina o in autobus, fa bene ai bambini. Contribuisce infatti a ridurre il rischio di sovrappeso e obesità.

Lo evidenzia una ricerca dell’Università di Cambridge, pubblicata su BMC Public Health.

Lo studio ha valutato l’impatto dell’attività fisica sui livelli di sovrappeso e obesità infantile, mettendo in relazione due dei principali tipi di movimento al di fuori di quello praticato a scuola: spostamenti giornalieri per andare nel proprio edificio scolastico e sport.

I ricercatori hanno preso in esame i dati relativi a 2171 bambini, tra i cinque e gli undici anni, provenienti da tutta Londra. Invece di usare l’indice di massa corporea come misura dell’obesità, hanno misurato il grasso corporeo e la massa muscolare e valutato come questi due indicatori fossero correlati con i livelli di attività fisica.

La ricerca ha evidenziato che quasi la metà dei bambini risultavano praticare sport ogni giorno, e una proporzione simile si spostava verso scuola attivamente. È emerso che i ragazzi che facevano attività sportiva avevano un livello inferiore di massa grassa e più sviluppo muscolare e quelli che andavano a piedi a scuola presentavano altrettanto un livello grasso corporeo inferiore, e quindi meno probabilità di essere sovrappeso o obesi.

ANSA


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Dai 60 anni in poi il cervello perde annualmente circa lo 0,2 per cento del suo volume. Un buon modo per contrastare questa perdita è quello di svolgere una leggera attività fisica quotidiana, come 19 minuti di camminata.

Il volume del cervello diminuisce dello 0,2% circa ogni anno partire dai 60 anni. Un restringimento eccessivo è legato a problemi cognitivi. E una leggera attività fisica potrebbe avere effetti benefici su questo processo. L’evidenza emerge da uno studio condotto da un team della Boston University School of Medicine guidato da Nicole Spartano.

Lo studio

Lo studio è stato condotto su 2.354 volontari di mezza età ,che sono stati sottoposti a diversi livelli e frequenza di attività fisica. I ricercatori hanno allora osservato che ogni ora di leggera attività fisica in più era associata ad un aumento del volume cerebrale superiore dello 0,22%. Un’attività fisica d’intensità moderata, come camminare a passo sostenuto, svolta per 19 minuti al giorno, era invece associata ad un volume cerebrale maggiore dello 0,29% rispetto a coloro che svolgevano in media un’attività per meno di 10 minuti al giorno.

Una differenza del volume cerebrale è stata riscontrata anche rispetto al numero di passi: i partecipanti che effettuavano almeno 7.500 passi al giorno presentavano volumi cerebrali maggiori di coloro che avevano una media inferiore a 7.500. I livelli di esercizio fisico dello studio sono inferiori a quelli che, secondo le linee guida, possono apportare sostanziali benefici per la salute. Gli adulti dovrebbero puntare ad almeno 150 minuti a settimana, quindi circa 21 minuti al giorno, di attività fisica d’intensità moderata, oppure 75 minuti a settimana di esercizio fisico vigoroso, e almeno 10.000 passi al giorno.

I partecipanti hanno indossato un piccolo accelerometro per un periodo variabile dai 3 agli 8 giorni. In questo modo sono stati misurati il dispendio energetico e il numero di passi. Il volume del cervello è stato valutato usando la risonanza magnetica. Secondo le stime dei ricercatori, ogni ora aggiuntiva di attività fisica di lieve intensità sarebbe associata a circa 1,1 anni d’invecchiamento cerebrale in meno.

Fonte: AMA Network Open

Ankur Banerjee

(Versione italiana per Quotidiano Sanità/Popular Science)


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E’ la semplice ma efficace ricetta contenuta in uno studio della Mayo Clinic appena pubblicato. La battaglia contro i chili di troppo si combatte quindi anche stando più in piedi e meno seduti. Strappare alla sedia o alla poltrona sei ore al giorno consente alla fine dell’anno di perdere fino a 2,5 Kg.

Una persona di 65 chili può perdere fino a 10 Kg in 4 anni, semplicemente trascorrendo 6 ore al giorno in piedi, anziché seduto.
E’ il messaggio forte e chiaro che scaturisce da uno studio pubblicato su European Journal of Preventive Cardiology.

Tra le cause dell’epidemia di obesità che affligge il mondo occidentale e non solo, viene spesso tirata in ballo anche la sedenterietà. Che non significa solo non fare sport e attività fisica, in palestra o al parco, ma anche e soprattutto trascorrere troppe ore al giorno seduti. Si può anche essere degli sportivi, ma trascorrere troppe ore al giorno seduti è un’abitudine poco salutare. E gli europei in media passano sette ore al giorno seduti, per questioni lavorative, di studio o per pura pigrizia.

Gli autori di questo studio sono andati a vedere se il semplice stare in piedi consenta di bruciare più calorie; per farlo, hanno analizzato i risultati di 46 studi, su un totale di 1.184 partecipanti (età media 33 anni, 60% maschi, con indice di massa corporeo medio 24 e peso 65 Kg).

Stare in piedi consente di bruciare 0,15 kcal/minuto in più che stare seduti; il che, moltiplicato per 6 ore, fa 54 kcal consumate in più al giorno; questo consumo calorico, rapportato ad un anno, equivale a 2,5 Kg in meno e a 10 Kg in meno se l’abitudine di stare in piedi anziché seduti viene mantenuta con costanza per 4 anni.

“Stare in piedi – spiega Lopez-Jimenez, direttore della cardiologia preventive presso la Mayo Clinic di Rochester (USA) – non solo consente di bruciare più calorie, ma fa svolgere un’attività muscolare ulteriore che riduce il rischio di infarto, ictus, diabete; da questo punto di vista dunque, i benefici del trascorrere più ore in piedi vanno  molto al di là della semplice perdita di peso. I risultati del nostro studio potrebbero inoltre essere una sottostima, perché normalmente quando una persona sta in piedi tende a fare una serie di movimenti quale spostare il peso da una gamba all’altra, fare qualche passo avanti e indietro, fare delle brevi camminate per buttare la carta nel cestino o per andare verso un armadio.” Nello studio invece le calorie consumate venivano calcolate facendo semplicemente stare in piedi sul posto i partecipanti.

Gli autori concludono dunque che sostituire alcune delle ore trascorse seduti, con altre passate in piedi può rappresentare una valida strategia per il controllo del peso a lungo termine. Studi futuri dovranno valutare quanto questa strategia sia applicabile nella vita quotidiana e la sua efficacia in pratica. Di certo nel frattempo, “è importante evitare di stare seduti troppo a lungo – consiglia il professor Lopez-Jimenez – Stare in piedi è già un buon inizio per rompere la routine del trascorrere troppe ore seduti. E chissà che questo non involgi la gente a fare anche un po’ di più, a fare un po’ di attività fisica sul serio, che di certo avrebbe effetti ancor più benefici”.


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