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Anche se può rivelarsi cosa ardua, l’igiene orale è fondamentale già nei primi anni di vita, persino prima della comparsa dei primi dentini. Mentre non è mai troppo presto per una prima visita dal dentista: è consigliabile farla già a partire da un anno.

Questi i consigli degli esperti, nell’ultimo numero di ‘A scuola di salute’, il magazine digitale realizzato dall’Istituto Bambino Gesù per la Salute del Bambino e dell’Adolescente, diretto da Alberto Ugazio.

In media la comparsa dei primi denti da latte avviene tra il sesto e l’ottavo mese di età, ma si può verificare un’eruzione prematura oppure essere caratterizzata da denti ‘in doppia fila’. Bisognerebbe iniziare a pulire le gengive dei neonati, già prima della loro comparsa, avvolgendo il dito con una garza bagnata. Mentre, dai due anni in su bisogna spazzolare tre volte al giorno per rimuovere la placca batterica, per almeno due-tre minuti, senza dimenticare la lingua, utilizzare il filo interdentale e un dentifricio al fluoro.

Non c’è bisogno, precisano gli esperti, di attendere la comparsa di un problema per decidere di portare il bimbo dal dentista. «La figura dello specialista è spesso associata alla paura di avvertire dolore. Proprio per questo la prima visita odontoiatrica andrebbe effettuata già all’età di 1 anno, in un momento senza emergenze in corso. Durante la visita il bambino prenderà confidenza con l’ambiente e il personale odontoiatrico» e «si potrà stabilire un’alleanza con i genitori, che riceveranno le prime indicazioni sulle misure di igiene orale e le corrette abitudini alimentari».

Molto frequente tra i bimbi è il verificarsi di trauma dentale: in caso di frammento, un dente staccato in tutto o in parte, evitare di pulirlo e conservarlo nella saliva, nel latte a lunga conservazione o in soluzione fisiologica, quindi eseguire il prima possibile una visita. A partire dai 3 anni si possono presentare i primi segni di malocclusioni dentali, ovvero un’alterazione dei rapporti tra le ossa del viso, che può compromettere masticazione, deglutizione e respirazione. Per l’impiego dell’apparecchio, fino a poco tempo fa si attendevano i 12-13 anni, adesso, invece, si può impiegare anche più precocemente, in modo da evitare maggiori problemi in futuro.

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È un legame a doppio filo quello tra parodontite e diabete di tipo 2: molti diabetici vanno infatti incontro a questa patologia, ma vale anche il contrario. La buona notizia, però, è che migliorando la salute orale migliora anche il controllo dei livelli glicemici.

È quanto emerge da uno studio dell’Università di Barcellona, pubblicato sulla rivista Journal of Clinical Periodontology.

La ricerca è stata condotta su 90 pazienti con diabete di tipo 2 che hanno ricevuto trattamenti per migliorare la salute orale per sei mesi. Durante questo periodo, sono stati sottoposti anche all’esame dell’emoglobina glicata, nonché a test per individuare la presenza di popolazioni di batteri orali che causano la parodontite, oltre che al controllo di altri parametri clinici.

“La conclusione principale – spiega uno degli autori della ricerca, José López López – è che il trattamento non chirurgico della parodontite migliora lo stato glicemico e i livelli di emoglobina glicata, e quindi lo studio dimostra la grande importanza della salute orale in questi pazienti”.

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Iniziare a lavare i denti entro il primo anno di vita, no a dentifrici sbiancanti o con troppo fluoro e primo controllo dal dentista intorno ai 3 anni. La salute dei denti va curata sin da piccoli per evitare problemi da grandi.

A spiegarlo ai genitori è Luca Landi, presidente eletto della Società Italiana di Parodontologia (SIdP). E’ importante che i controlli inizino presto, più che altro sottoforma di gioco perché, suggerisce l’esperto, “portare per la prima volta dal dentista un bimbo già con mal di denti lo rende molto difficile da trattare”.

Ma quando è bene iniziare lavare i denti dei più piccoli? «Già appena nascono gli incisivi inferiori, e non più tardi del primo anno di età, bisognerebbe lavarli due volto al giorno, con spazzolini molto piccoli e morbidi adatti ai neonati. Possono iniziare a lavarli da soli intorno ai 3 anni ma sempre sotto supervisione dell’adulto».

No a colluttorio e sbiancanti, sì invece a dentifrici adatti alla loro età, con fluoro ridotto perché rischiano di ingerirlo. Sì anche, dopo i 3 anni, a spazzolini elettrici con testine molto piccole che possono aiutare il bimbo che ha una manualità inferiore. «Attenzione in qualsiasi caso alla spazzolatura: non deve essere traumatica per le gengive, perché potrebbe favorirne il ritirarsi».

Mentre l’addio al ciuccio va fatto il prima possibile, al massimo entro i 3 anni, perché «finché il bimbo lo tiene non impara a deglutire in modo corretto».

Genetica, dieta ricca di zuccheri e cattiva igiene orale sono alla base dello sviluppo delle carie, che non vanno sottovalutate se spuntano sui denti da latte.

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