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Dai gargarismi con la candeggina al taglio della barba quali armi per combattere il virus, ovviamente inutili, al vaccino anti Tbc che proteggerebbe gli immigrati dal contagio. Fino al ruolo della rete 5G tra le cause dell’epidemia. Tante sciocchezze che però circolano in rete e che fanno solo danno.

Dopo la prima serie di fake smentite dal Ministero la scorsa settimana, il Ministero della Salute e l’ISS hanno messo in fila altre 10 “bufale” sul coronavirus da smentire nettamente.

Eccole:

1. Ci si può proteggere dal coronavirus facendo gargarismi con la candeggina, assumendo acido acetico o steroidi e utilizzando oli essenziali e acqua salata. FALSO! Nessuna di queste pratiche protegge dal nuovo coronavirus e alcune di queste sono pericolose per la salute.

2. I bambini non rischiano di essere contagiati dal nuovo coronavirusFALSO! I bambini non sono immuni all’infezione da nuovo coronavirus. Anche loro possono essere infettati e sviluppare la malattia Covid-19, anche se ci sono stati relativamente pochi casi segnalati tra i bambini.

3. Al rientro in casa bisogna sempre lavare gli indumenti indossati e anche i capelliFALSO! Con il rispetto della distanza di almeno un metro dalle altre persone è poco plausibile che i nostri vestiti, o noi stessi, possano essere contaminati da virus in una quantità rilevante. Tuttavia, sempre nel rispetto delle buone norme igieniche, quando si torna a casa è opportuno riporre correttamente la giacca o il soprabito senza, ad esempio, poggiarli sul divano, sul tavolo o sul letto.

4. Tagliarsi la barba evita il contagioFALSO! La bufala nasce da una sbagliata interpretazione di una infografica del CDC dedicata alla sicurezza sul lavoro per il corretto utilizzo delle mascherine.

5. Il coronavirus rende sterili, soprattutto gli uominiFALSO! Non ci sono evidenze scientifiche che l’infezione da nuovo coronavirus sia causa di sterilità femminile o maschile.

6. Se vieni contagiato, te ne accorgi sempreFALSO! La malattia Covid-19 può dare luogo in alcuni casi ad una sintomatologia simile a quella di altre malattie respiratorie come l’influenza e il raffreddore comune, con tosse secca, febbre, stanchezza; in altri casi si manifesta con sintomi diversi, diarrea, iperemia congiuntivale, mal di gola, dolori muscolari, naso che cola, fino ad arrivare a difficoltà respiratorie e polmoniti. Inizialmente e generalmente questi sintomi sono lievi pertanto è possibile non accorgersi subito della loro comparsa.

7. C’è correlazione tra epidemia da nuovo coronavirus e rete 5GFALSO! Non ci sono evidenze scientifiche che indichino una correlazione tra epidemia da nuovo coronavirus e rete 5G. Ad oggi, e dopo molte ricerche effettuate, nessun effetto negativo sulla salute è stato collegato in modo causale all’esposizione alle tecnologie wireless.

8. Gli animali domestici possono trasmettere il virusFALSO! Non esiste alcuna evidenza scientifica che gli animali domestici, quali cani e gatti, possano contrarre il nuovo coronavirus e trasmetterlo all’uomo. Come regola generale di igiene si consiglia però di lavarsi bene le mani con il sapone dopo il contatto con gli animali, comune prassi per proteggersi da altri microrganismi che possono invece essere trasmessi dagli animali all’uomo.

9. Il nuovo coronavirus è un ceppo di virus dell’influenza che è mutatoFALSO! I coronavirus sono una famiglia di virus che possono infettare l’uomo e trasmettere diverse malattie. Il virus Sars-CoV-2, che provoca la malattia denominata Covid-19, mostra alcune somiglianze con altri virus, quattro dei quali possono causare normali raffreddori. Osservati al microscopio i cinque virus mostrano una conformazione simile, che sfrutta le proteine (spike) dalla forma appuntita per infettare le cellule umane.

10. Gli extracomunitari sono immuni all’epidemia grazie al vaccino contro la TubercolosiFALSO! Il vaccino per la Tubercolosi non ha nulla a che vedere con il Coronavirus: la TBC è dovuta ad un batterio e non a un virus. Si ricorda che le malattie possono fare ammalare chiunque indipendentemente dalla loro etnia.


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Dalle misure igieniche da rispettare con precisione all’importanza di spiegare ai bambini (in modo adeguato al grado di comprensione e alla maturità emotiva di ciascun soggetto) ciò che sta avvenendo intorno a loro. E ancora, dalle indicazioni su come trattenere i piccoli in casa fino ai canali Tv più adeguati, alle letture consigliate per fasce di età. Un vero e proprio vademecum per i genitori consigliato da un pool di pediatri di famiglia, universitari e ospedalieri

E’ molto importante che anche i bambini seguano tutte le misure di prevenzione e igiene consigliate dalle autorità sanitarie per gli adulti.
Ecco quindi che un pool di esperti pediatri ha indicato le misure igienico sanitarie da rispettare con precisione.

A) Lavarsi spesso le mani con acqua e sapone per almeno 1 minuto cantando due volte “tanti auguri a te” e ricordarsi di chiudere il rubinetto dell’acqua con un fazzolettino di carta

B) Aiutare il bambino a non toccare occhi, naso e bocca con le mani non lavate

C) Evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di tosse, raffreddore o mal di gola

D) Evitare abbracci e strette di mano; non far baciare il bambino da nessuno

E) È necessario che anche il bambino stia a distanza di almeno un metro da chiunque

F) Farlo starnutire e/o tossire in un fazzoletto evitando il contatto delle mani con le secrezioni respiratorie, se non si riesce e si sporca le manine provvedere a lavargliele subito con acqua e sapone

G) Evitare di scambiarsi bottiglie, bicchieri e posate, ognuno adoperi la sua

H) Pulire le superfici dove il bambino gioca o studia con disinfettanti a base di alcol (etanolo) al 75% o a base di cloro all’1% (candeggina)

I) Usare la mascherina solo se si sospetta di essere malati o se si presta assistenza a persone malate

L) I bambini, come gli adulti, devono in questo momento restare a casa, non è consigliabile la passeggiata al parco specie se ci sono altri bambini o adulti. Comprendiamo che non è facile tenere i bambini in casa ma adesso è necessario, anche perché i bambini possono trasmettere l’infezione ai nonni, e per i nonni è pericolosa

M) E’ importante spiegare ai bambini (in modo adeguato al grado di comprensione e alla maturità emotiva di ciascun soggetto) ciò che sta avvenendo intorno a loro. Non ricevere spiegazioni dagli adulti in un contesto di tensione ben percepibile rischia infatti di generare un’ansia ancora maggiore rispetto a quella che può generare una consapevolezza ben gestita

N) Attenzione agli Smartphone. Pulire accuratamente i dispositivi almeno una volta al giorno e evitare di farli utilizzare da altre persone, anche della stessa famiglia, contemporaneamente. Evitare di passare di mano il telefonino durante una chiamata alla sorella o alla mamma. La maggior parte dei produttori di dispositivi elettronici confermano che la prima cosa da fare per pulire il proprio smartphone, dopo averlo spento e aver staccato eventuali cavi attaccati, è passare un panno morbido di quelli senza pelucchi. Per quanto riguarda le cover dei telefoni, vanno pulite anche quelle — i normali prodotti detergenti che avete in casa andranno bene

O) Non prendere farmaci antivirali e antibiotici, a meno che siano prescritti dal medico. Non esistono farmaci né vitamine che possono fermare o prevenire l’infezione. Se il bambino ha la febbre, restate a casa, somministrate i soliti farmaci antipiretici (paracetamolo) e avvertite al telefono il vostro pediatra senza recarvi però al suo studio né tantomeno al pronto soccorso. Il pediatra al telefono saprà consigliarvi su cosa fare

P) Non c’è nessuna necessità di modificare la dieta, nessun alimento può servire per contrastare il virus

Q) Infine prima di pensare di uscire a fare una passeggiata facciamoci questa domanda “È davvero necessario spostarmi?” la risposta di ognuno di noi deve tener conto della salute di tutti noi. Cosa si può fare a casa? Tante cose e ogni mamma e papà ne saprà inventarne una giusta per il proprio bambino: Possiamo fare tante di quelle cose… Ad esempio cercare tra le cose vecchie, e trovare qualcosa da mostrare ai nostri bambini di come eravamo, come giocavamo, dove siamo andati in vacanza. O leggere assieme, guardare atlanti, o perché no anche un libro di cucina. O ancora sentire musica, scegliendo quello che ci piace e che può piacere. O giocare, con giochi vecchi, giochi nuovi o anche nessun gioco, solo quello che troviamo in giro: tappi di sughero, scatole di cartone, spaghi, carta colorata, colla, plastilina. O guardare dalla finestra e commentare, quello che si vede e quello che non si vede più. O usare, questa volta bene, il cellulare, per chiamare i nonni e chiedere come stanno, o l’amico della scuola. Insomma, non bisogna per forza ricorrere alle cose pronte, video, audio o altro. Ci si può fare venire qualche idea da soli, sarà più divertente. La tv può aiutare: su sette canali del digitale terrestre da 40 a 46 ci sono trasmissioni per bambini e ragazzi. I genitori li guardino e scelgano per l’età. Sul 43 (Rai Yoyo) alle 16.20 c’è di nuovo l’Albero Azzurro per bambini fra i 4 e i 7 anni, un bel programma che forse molti genitori hanno visto da bambini. I libri sono molto utili. ecco una breve bibliografia per fasce di età 0-10 anni

L’elenco dei Pediatri estensori dei consigli: 

Generoso Andria – pediatra emerito Università Federico II, Napoli

Giancarlo Biasini – pediatra emerito ospedale Bufalini, Cesena

Giovanni Corsello – pediatra Università degli studi, Palermo

Daniele De Brasi – pediatra ospedaliero Santobono Napoli; associazione culturale pediatri Campania

Stefania Manetti – pediatra di famiglia piano di Sorrento, Napoli

Paolo Siani – pediatra ospedaliero, Santobono e parlamentare, Napoli

Giorgio Tamburlini – pediatra e presidente del centro salute del bambino, Trieste

Alberto Villani – pediatra ospedaliero Bambino Gesù e presidente società italiana di pediatria, Roma

Federica Zanetto – pediatra di famiglia e presidente associazione culturale pediatri, Milano.


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