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“Io so quanto hanno sofferto i miei genitori. Per questo dico a ogni mamma: fai il vaccino a tuo figlio, non per lui, ma per te stessa. Vuoi veramente soffrire così tanto?”. Così la campionessa paralimpica e mondiale di fioretto in un’intervista esclusiva al magazine di musica, politica e cultura di massa. Vittima da bambina della meningite che le ha procurato danni gravissimi, Bebe Vio appare in una foto che sprigiona tutta la sua energia per lanciare il suo appello.

“La sua energia, la sua voglia irrefrenabile di prendere la vita senza arrendersi davanti a nulla, deve essere di ispirazione per tutti, come la musica di Chris Martin, Mick Jagger, Beyoncé, Kendrick Lamar o chiunque siate abituati a vedere sulla copertina di un magazine come il nostro. Ma, soprattutto, Bebe è il grido di una battaglia ancora attuale in Italia, riassunto da quel VACCINATEVI! strillato in copertina”. Così il periodico Rolling Stone motiva spiega la scelta di mettere in copertina la campionessa paralimpica e mondiale di fioretto Bebe Vio.

Vittima da bambina della meningite che le ha procurato i danni gravissimi che hanno portato alle amputazioni alle braccia e alle gambe, appare in una foto che sprigiona tutta la sua energia. Aveva solamente 11 anni, infatti, quando un pediatra rispose di lasciar perdere alle domande dei genitori, che chiedevano a un medico se fosse il caso di vaccinare la propria figlia contro la meningite. Un anno dopo la malattia e una lotta di 104 giorni in ospedale, contro la morte, vinta a un prezzo enorme, sacrificando la possibilità di correre e giocare come tutti i suoi coetanei.

Ma questo non l’ha fermata. ”Nel mio vocabolario la parola impossibile non esiste”, come aveva dichiarato alle bodyguard che volevano impedirle di farsi un selfie con l’ex presidente Usa Obama. “Io con la mia vitalità sembro una deficiente – ha detto Bebe nell’intervista a Rolling Stone – ma il 95% delle persone che hanno avuto quello che ho avuto io muoiono, gli altri restano distrutti e depressi”, lei è diventata campionessa olimpica.

“Io so quanto hanno sofferto i miei genitori – ha aggiunto -. Per questo dico a ogni mamma: fai il vaccino a tuo figlio, non per lui, ma per te stessa. Vuoi veramente soffrire così tanto?”.


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Bebe Vio si è presentata negli ambulatori dell’ospedale di Monselice (Padova) per vaccinarsi contro la meningite (vaccino quadrivalente).

Assieme a lei si sono sottoposti alla profilassi anche il papà, Ruggero, la mamma, Teresa, e i fratelli Nicolò e Sole. Immancabile il selfie “di famiglia” subito pubblicato sui social per sensibilizzare sull’importanza della vaccinazione.

«Non sono nessuno per obbligare qualcuno a vaccinarsi, non sono un medico né niente – ha spiegato la campionessa paralimpica di scherma, colpita da meningite all’età di 11 anni – sono solo una persona che crede nei vaccini e desidero consigliare tutti a informarsi veramente sulla loro utilità, sui rischi e sui vantaggi su tutte le piattaforme, ma quelle vere, siti veri, non solo sui social, che non valgono niente. Sono stata qui oggi per portare le persone ad informarsi».

Nelle prossime settimane Bebe tornerà a Monselice per la vaccinazione contro l’ultimo ceppo di meningite (B).

ANSA


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