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L’associazione: “L’estate si conferma purtroppo, di anno in anno, una stagione insidiosa i nostri nonni”. Da qui l’appello per “prevenire e mettere in campo tutti gli strumenti che aiutino gli anziani a trascorrere questa stagione in massima serenità”.

“Non solo Covid: con l’estate crescono le condizioni di rischio per la salute dei nostri anziani. Alla situazione, già delicata per il contesto provocato dall’emergenza Coronavirus, si sommano le criticità legate alle ondate di calore, odioso nemico della salute degli anziani, che troppo spesso produce conseguenze gravi, ma in gran parte evitabili con le dovute accortezze”. È quanto sottolinea Senior Italia FederAnziani per cui “l’estate si conferma purtroppo, di anno in anno, una stagione insidiosa i nostri “nonni”. Da qui l’appello per “prevenire e mettere in campo tutti gli strumenti che aiutino gli anziani a trascorrere questa stagione in massima serenità”.

E a questo scopo Senior Italia diffonde il suo “decalogo anti caldo” con le regole fondamentali da conoscere e mettere in pratica.

Due i nemici principali: le ondate di calore appunto, che incidono direttamente sulla salute delle persone fragili, i malati cronici, gli anziani, e la solitudine, che per diverse cause colpisce maggiormente in questa stagione molti over 65. Il Ministero della Salute ha attivato, anche quest’anno, il sistema di rilevazione delle ondate di calore, e il primo consiglio è ovviamente quello di consultarlo costantemente per sapere quali saranno le giornate più a rischio e adottare di conseguenza un comportamento adeguato. Per quanto riguarda il problema della solitudine, è importante ribadire l’appello a stare il più possibile vicino agli anziani in questo periodo, adottando le adeguate misure di sicurezza. Si rende dunque necessario un doppio livello di misure preventive, utili su entrambi i fronti, caldo e Coronavirus, allo stesso tempo evitando che sia eccessivo l’impatto sul fronte psico-sociale.

“L’esperienza del Covid-19 ha portato decisamente al centro dell’attenzione pubblica il problema della fragilità degli anziani”, dichiara il Presidente Senior Italia FederAnziani Roberto Messina, “che si sono rivelati, purtroppo, molto vulnerabili rispetto al virus. Ora, è importante che questa esperienza si renda utile per una piena e consapevole tutela della salute nel suo insieme dell’anziano, e cioè che il sistema, uscendo dalla monopolizzazione da parte dell’emergenza, torni ad essere, anche più di prima, orientato alla presa in carico di tutte le fragilità, delle esigenze dei malati cronici, della prevenzione come aspetto fondamentale del sistema salute. E questo, anche a partire da una maggiore consapevolezza proprio dei soggetti più fragili, a cui è importante far giungere anzitutto l’informazione sui comportamenti adeguati da mettere in pratica in una situazione di ulteriore emergenza come quella provocata dalle ondate di calore. Bisogna evitare che anche quest’anno il grande caldo determini il drammatico bollettino di vittime fra i cittadini senior, a cui siamo purtroppo abituati. Nonostante l’allarme si ripeta di anno in anno, troppo spesso superficialità e disattenzione determinano rischi gravissimi per la salute dei più fragili. Per questo, rinnovando l’appello alla massima prudenza, vogliamo diffondere un decalogo anti-caldo con i consigli fondamentali da mettere in pratica per prevenire le peggiori conseguenze”.

Ecco il decalogo di Senior Italia FederAnziani per far fronte all’emergenza caldo:

1) Non uscire nelle ore più calde della giornata, ovvero dalle 12 alle 17.

2) Bere almeno un litro e mezzo di liquidi al giorno, in modo da reintegrare le perdite quotidiane di sali minerali. Evitare bevande alcoliche, gassate, troppo zuccherate e troppo fredde. Non eccedere con caffè o tè.

3) Consumare pasti leggeri. Preferire pasta, frutta, verdura, gelati alla frutta. Evitare cibi grassi e piccanti.

4) Arieggiare l’ambiente dove si vive, anche con l’uso di un ventilatore, evitando di esporsi alla ventilazione diretta.

5) Tenere il capo riparato dal sole.

6) Indossare abiti leggeri, non aderenti, di colore chiaro e tessuti naturali perché le fibre sintetiche ostacolano il passaggio dell’aria.

7) Non esporsi al sole in modo prolungato. Se, in seguito a un’eccessiva esposizione, dovesse insorgere mal di testa, fare impacchi con acqua fresca per abbassare la temperatura corporea.

8) Non restate all’interno di automobili parcheggiate al sole.

9) Non interrompere le terapie mediche, né sostituire i farmaci che si assumono abitualmente, di propria iniziativa. Consultare sempre il medico per ogni eventuale modifica delle cure che si stanno seguendo.

10) Se è possibile, è consigliabile andare in vacanza in località collinari o termali.

E infine, undicesima e non meno essenziale regola, l’esortazione di Senior Italia FederAnziani rivolta ai familiari, amici, figli, nipoti dei nostri insostituibili ‘nonni’: “Non lasciateli soli!”, dichiara il Presidente Messina, “State vicino ai nostri senior, sempre nel rispetto delle regole di sicurezza che si rendono necessarie nel contesto della problematica Covid. Questo invito è valido sempre, ma a maggior ragione in questo periodo dell’anno in cui le condizioni climatiche rendono loro la vita più difficile. Non smettete di chiamarli al telefono e, quando possibile, attraverso tutti gli strumenti digitali a disposizione. Anche una videochiamata può essere un segno di vicinanza eccezionale. Non vi stancate di chiedere se hanno bisogno di qualcosa, perché a loro è impedito uscire di casa per gran parte della giornata a causa dell’eccessiva calura. E provvedete voi ai loro bisogni essenziali quando non è possibile che lo facciano da soli. Ricordategli di seguire le terapie e controllate che non le interrompano o modifichino senza consultare il proprio medico, perché questo potrebbe aggiungere un ulteriore grave rischio a una situazione già complessa. E se è possibile, portateli in vacanza con voi! Date loro una mano per vivere un’estate serena e assicuratevi che seguano le regole fondamentali del nostro decalogo ‘salva-vita’. Non abbandonateli, perché i nostri anziani sono un patrimonio insostituibile”.


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La Società italiana di gerontologia e geriatria riunita a Congresso “innalza” l’età simbolica dell’ingresso nella terza età.

Anziani? Ormai lo si è dai 75 anni in su. A cambiare lo standard è la Società italiana di gerontologia e geriatria (Sigg) riunita in Congresso a Roma. “Un 65enne di oggi ha la forma fisica e cognitiva di un 40-45enne di 30 anni fa. E un 75enne quella di un individuo che aveva 55 anni nel 1980”, spiega all’Ansa Niccolò Marchionni, professore ordinario dell’Università di Firenze e direttore del dipartimento cardiovascolare dell’Ospedale Careggi.

“Oggi alziamo l’asticella dell’età a una soglia adattata alle attuali aspettative di vita nei Paesi con sviluppo avanzato”, dice Marchionni. “I dati demografici ci dicono che in Italia l’aspettativa di vita è aumentata di circa 20 anni rispetto alla prima decade del 1900. Non solo, larga parte della popolazione tra i 60 e i 75 anni è in ottima forma e priva di malattie – aggiunge – per l’effetto ritardato dello sviluppo di malattie e dell’età di morte”.

I geriatri insomma lanciano l’adozione di una definizione dinamica del concetto di “anzianità” che si adatti “alle mutate condizioni demografiche ed epidemiologiche. E tenendo contro che scientificamente si è anziani quando si ha un’aspettativa media di vita di dieci anni”.

Attualmente le indagini statistiche individuano nella media di 85 anni la longevità per le donne, e di 82-83 per gli uomini. “Del resto la realtà è sotto gli occhi di tutti – conclude Marchionni – una persona che ha 65 anni ai giorni nostri non si riesce proprio più a percepirla come ‘anziana’”.


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