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Gli esperti: “Seguire uno stile di vita alimentare corretto aiuta a facilitare il processo di guarigione e in tempi come questi, di smart working e mobilità ridotta tra le mura di casa, a evitare di mettere su chili di troppo”.

“Non esistono diete miracolose contro le infezioni virali. Sicuramente però seguire uno stile di vita alimentare corretto aiuta a facilitare il processo di guarigione e in tempi come questi, di smart working e mobilità ridotta tra le mura di casa, a evitare di mettere su chili di troppo”. Ecco che arrivano i suggerimenti utili per una sana alimentazione durante l’isolamento sociale arrivano dalla Società italiana di nutrizione umana.

1. Per evitare un aumento di peso, porta in tavola solo quello che hai deciso di mangiare, serviti una porzione “giusta” di ogni portata e non aggiungere altro, riduci il consumo di bevande zuccherate e di altri prodotti ricchi di zuccheri, evita l’abuso di sale e di condimenti ricchi di grassi.

2. Soprattutto consuma almeno 5 porzioni al giorno di frutta e verdura, fonti di minerali e vitamine (particolarmente vit. C e vit. A) utili a rafforzare le difese immunitarie e la protezione delle vie respiratorie.

3. Sforzati di mantenere una regolare sia pur limitata attività motoria, ad es. cyclette, tapis roulant ma anche ginnastica a corpo libero 1 o 2 volte al giorno e cerca se possibile di esporre ogni giorno braccia e gambe al sole per 15-30 minuti per favorire la sintesi endogena di vitamina D.

4. Rifletti che la necessità di restare a casa e in famiglia può essere un’opportunità per dedicare maggiore attenzione e un po’ più di tempo alla preparazione di cibi più salutari e più gustosi, nel rispetto delle nostre tradizioni mediterranee: se ne gioveranno la salute ma anche l’umore.

5. Non assaggiare durante la preparazione dei piatti e non mangiare mai in piedi e frettolosamente, ma apparecchia ogni volta la tavola: dedica tempo alla convivialità nei pasti perché momento di aggregazione con la famiglia e di utilità per incoraggiare i ragazzi ad avere ogni giorno un’alimentazione varia, ricca di frutta, verdura e legumi fornendo loro il buon esempio.

6. Fai in modo che i bambini ti aiutino nella preparazione del cibo: in questo modo eviterai la noia e i capricci ed è sempre più divertente e più facile mangiare ciò che si è scelto e si è aiutato a preparare.


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Dall’Istituto Superiore di Sanità una serie di semplici raccomandazioni per mantenere l’aria pulita nelle nostre case rendendo più salubre il periodo di isolamento o quarantena.

Dai consigli sul ricambio d’aria in casa, negli uffici, nelle farmacie e in tutti i luoghi chiusi all’uso dei prodotti detergenti per sanificare le superfici, fino agli impianti di ventilazione alla pulizia regolare dei filtri e alla manutenzione e ai dosaggi dei detergenti. Ecco una serie di raccomandazioni sul ricambio d’aria, i prodotti di pulizia e i sistemi di ventilazione, a cura del Gruppo di Studio Nazionale Inquinamento indoor dell’Istituto Superiore di Sanità.

“Utili sempre – sottolinea l’ISS – ma in particolare in questo momento in cui l’igiene dell’aria e delle superfici deve essere più accurata”.

Ricambio dell’aria

– Garantire un buon ricambio d’aria in tutti gli ambienti: casa, uffici, strutture sanitarie, farmacie, parafarmacie, banche, poste, supermercati, mezzi di trasporto.
– Aprire regolarmente le finestre scegliendo quelle più distanti dalle strade trafficate.
– Non aprire le finestre durante le ore di punta del traffico e non lasciarle aperte la notte.
– Ottimizzare l’apertura in funzione delle attività svolte.

Pulizia

– Prima di utilizzare i prodotti per la pulizia leggi attentamente le istruzioni e rispetta i dosaggi d’uso raccomandati sulle confezioni (vedi simboli di pericolo sulle etichette).
– Pulire i diversi ambienti, materiali e arredi utilizzando acqua e sapone e/o alcol etilico 75% e/o ipoclorito di sodio 0,5%. In tutti i casi le pulizie devono essere eseguite con guanti e/o dispositivi di protezione individuale.
– Non miscelare i prodotti di pulizia, in particolare quelli contenenti candeggina o ammoniaca con altri prodotti. Sia durante che dopo l’uso dei prodotti per la pulizia e la sanificazione, arieggiare gli ambienti.

Impianti di ventilazione

A casa
– Pulire regolarmente le prese e le griglie di ventilazione dell’aria dei condizionatori con un panno inumidito con acqua e sapone oppure con alcol etilico 75%.
 
Negli uffici e nei luoghi pubblici
– Gli impianti di ventilazione meccanica controllata (VMC) devono essere tenuti accesi e in buono stato di funzionamento. Tenere sotto controllo i parametri microclimatici (es. temperatura, umidità relativa, CO2).
– Negli impianti di ventilazione meccanica controllata (VMC) eliminare totalmente il ricircolo dell’aria.
– Pulire regolarmente i filtri e acquisire informazioni sul tipo di pacco filtrante installato sull’impianto di condizionamento ed eventualmente sostituirlo con un pacco filtrante più efficiente.


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I guanti in lattice possono prevenire le infezioni ma non sostituiscano la corretta igiene delle mani. Vanno inoltre cambiati ogni volta che si sporcano ed eliminati correttamente nei rifiuti indifferenziati.

L’uso dei guanti in lattice, come quello delle mascherine, aiuta a prevenire le infezioni ma solo a determinate condizioni. Diversamente, il dispositivo di protezione può diventare un veicolo di contagio.

Per questo l’Istituto Superiore di Sanità (ISS) fornisce le indicazioni per un loro utilizzo corretto, eccole:
 
Sì ai guanti a patto che:
– non sostituiscano la corretta igiene delle mani che deve avvenire attraverso un lavaggio accurato e per 60 secondi;
– siano ricambiati ogni volta che si sporcano ed eliminati correttamente nei rifiuti indifferenziati;
– come le mani, non vengano a contatto con bocca naso e occhi;
– siano eliminati al termine dell’uso, per esempio, al supermercato; 
– non siano riutilizzati.

Dove sono necessari?
– In alcuni contesti lavorativi come per esempio personale addetto alla pulizia, alla ristorazione o al commercio di alimenti.
– Sono indispensabili nel caso di assistenza ospedaliera o domiciliare a malati.


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Pubblichiamo un estratto del recente Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, contenente le più importanti indicazioni e norme di comportamento per il contenimento della diffusione del COVID19. Per quanto riguarda le nostre zone, suggeriamo di porre particolare attenzione al paragrafo delle misure relative al territorio nazionale.

… In  attuazione  del D.L. 6/2020, allo  scopo  di  contrastare  e  contenere  il diffondersi del virus Covid-19, il DPCM in oggetto prevede, nei comuni indicati  nell’allegato 1, (la cd. zona rossa) ossia, nei comuni della Regione Lombardia di Bertonico, Casalpusterlengo, Castelgerundo, Castiglione D’Adda, Codogno, Fombio, Maleo, San Fiorano, Somaglia, Terranova dei Passerini  e nel comune di Vò della Regione Veneto, che vengano mantenute le misure di contenimento già previste dal precedente DPCM 23/02/2020.

In particolare:

chiusura di tutte le attività  commerciali,  ad  esclusione  di quelle di pubblica utilità, dei servizi pubblici essenziali e degli esercizi commerciali per l’acquisto di beni di prima necessità secondo  le modalità  e  i  limiti  indicati  con  provvedimento  del   Prefetto territorialmente competente;

obbligo di accedere ai servizi pubblici essenziali, nonché agli esercizi commerciali per l’acquisto di beni di prima  necessità indossando dispositivi di protezione individuale o adottando particolari misure di cautela  individuate  dal  Dipartimento di prevenzione delle aziende sanitarie competenti per territorio;

sospensione dello svolgimento delle attività lavorative  per  i lavoratori residenti o domiciliati, anche  di  fatto,  nel  comune o nell’area interessata, anche ove le  stesse si svolgano fuori dal Comune o dall’area indicata.

Nelle zone di cui all’allegato 2 ossia, Regioni Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto e Province di Pesaro-Urbino e Savona, nonché nelle zone di cui all’allegato n.3, ossia le Province di Bergamo, Lodi, Piacenza e Cremona, l’apertura delle attività commerciali, (diverse dalle attività di ristorazione, bar e  pub) è condizionata dall’adozione di misure organizzative tali da consentire un accesso ai predetti luoghi con modalità contingentate o comunque idonee a evitare assembramenti di persone tenuto conto delle dimensioni e caratteristiche dei locali aperti al pubblico e tali da garantire ai frequentatori la possibilità di rispettare la distanza di almeno 1 metro.

Inoltre, nelle sole province dell’allegato n. 3 è prevista le chiusura nelle giornate di sabato e domenica delle medie e grandi strutture di vendita e degli esercizi commerciali presenti all’interno dei centri commerciali e dei mercati, ad esclusione delle farmacie, delle parafarmacie e dei punti vendita dei generi alimentari.

Misure urgenti di contenimento sul territorio nazionale

In tutti i locali aperti al pubblico sono messe a disposizione degli addetti, nonché degli utenti e visitatori, soluzioni disinfettanti per l’igiene delle mani.

Inoltre, in coerenza con le misure previste nel Decalogo inviato, da ultimo, con Circolare Federfarma n. 81/2020, il Dpcm in oggetto prevede che i sindaci e le associazioni di categoria promuovono, presso gli esercizi commerciali, la diffusione delle medesime informazioni sulle misure di prevenzione igienico sanitarie, elencate nell’allegato 4 al DPCM in oggetto e che per comodità si riportano di seguito:

Misure igieniche:

a) lavarsi spesso le mani. Si raccomanda di mettere a disposizione in tutti i locali pubblici, palestre, supermercati, farmacie e altri luoghi di aggregazione, soluzioni idroalcoliche  per il lavaggio delle mani;

b) evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute;

c) non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani;

d) coprirsi bocca e naso se si starnutisce o tossisce;

e) non prendere farmaci antivirali e antibiotici, a meno che siano prescritti dal medico;

f) pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol;

g) usare la mascherina solo se si sospetta di essere  malato  o si assiste persone malate.

Gli individui che nei 15 giorni precedenti il presente DPCM abbiano fatto ingresso in Italia dopo aver soggiornato in zone a rischio epidemiologico come identificate dall’OMS o siano transitati o abbiano sostato nei comuni di cui all’allegato 1 sono obbligati a comunicare tale circostanza al Dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria competente per territorio, nonché al proprio Medico di Medicina Generale ovvero al Pediatra di Libera Scelta, ai fini dell’adozione, da parte dell’autorità sanitaria competente, della misura della permanenza domiciliare  fiduciaria.

La modalità di lavoro agile può essere applicata, per la durata dello stato di emergenza di cui alla delibera del Consiglio dei Ministri del 31 gennaio 2020, dai datori di lavoro ad ogni rapporto di lavoro subordinato anche  in  assenza  degli  accordi  individuali  ivi previsti.

Il Prefetto territorialmente competente, iinformando preventivamente il Ministro dell’interno, assicura l’esecuzione delle misure nei Comuni di cui all’allegato n.1, avvalendosi, ove occorra delle Forze di polizia  e  con  il possibile concorso i del Corpo  nazionale dei  Vigili  del  fuoco,  nonché  delle  Forze  armate,  sentiti   i competenti comandi territoriali.

Si segnala che le misure previste nel DPCM in oggetto producono i loro effetti dal 2 marzo 2020 e sono efficaci, salvo diverse previsioni contenute nelle singole misure, fino all’8 marzo 2020. Inoltre dal 2 marzo 2020 cessano di produrre effetti il DPCM 23 febbraio 2020 ed il DPCM 25 febbraio 2020.


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